Volotea, come tutti i vettori, è stata duramente colpita dall’emergenza Covid-19 nell’ultimo anno.
La sua strategia è nel mentre notevolmente cambiata, con il passaggio da aeromobili più piccoli (Boeing 717 da 125 posti e Airbus 319 da 150 posti) a quelli di maggiori dimensioni (flotta all Airbus 319 & 320 da 150 a 180 posti). Questo probabilmente nella speranza di combattere con maggior efficacia i suoi principali competitor Ryanair e Wizzair che, schierando aeromobili più capienti, riescono ad offrire un pricing più competitivo.
Questa scelta tuttavia snatura un po’ il modello originario di Volotea, che si poneva come il vettore che collegava le medio-piccole città, andando a coprire una nicchia di mercato meno battuta. Ponendosi invece nello stesso segmento dei suoi competitor, ma senza la stessa forza commerciale alle spalle, dovrà combattere più ferocemente per imporsi in mercati già battuti.
Negli ultimi mesi il vettore è stato oggetto di dure critiche da parte dei suoi clienti, per la gestione disinvolta e non organizzata dei suoi programmi estivi. Nelle ighe seguenti andremo a riportare quali sono stati in principali errori che, a nostro avviso, stanno fortemente danneggiando l’immagine del vettore e disaffezione da parte dei suoi clienti.
1. Il vettore ha inizialmente lasciato in vendita per mesi la programmazione estiva fotocopia dell’anno precedente (nella visione pre-covid) ben sapendo che alcune rotte non sarebbero ripartite e che gli operativi sarebbe stati rivisti. La revisione dell’operativo durante i mesi di emergenza avveniva su base mensile con continuo posticipo e cancellazioni dei voli. I clienti che hanno subito innumerevoli cancellazioni hanno perso fiducia nel vettore e optato per altri player. Altri vettori hanno rivisto con maggior anticipo l’operativo estivo al ribasso per poi rimettere in vendita frequenze extra e nuovi voli in base al buon andamento delle prenotazioni una volta iniziata la ripresa.
2. Il vettore non ha garantito nessun volo nel periodo di emergenza ed è stato l’ultimo a ripartire. In particolare sulle rotte con altri competitor i passeggeri hanno iniziato a rivolgersi ad altri competitori, che nel mentre hanno aperto nuove rotte in concorrenza a Volotea. In particolare sul nazionale si è osservato Ryanair e Wizzair aumentare di frequenze con la ripresa, forti della ripresa del traffico, mentre Volotea era ancora presa con il suo taglia e cuci di frequenze, non sfruttando appieno della ripresa.
3. Gli operativi superstiti sono stati rivisti in modo pesante (giorni di operatività e orari stravolti) a poca distanza dall’estate, provocando grossi disagi ai clienti che avevano programmato le loro vacanze estive. Una volta i voli cancellati in molti casi il clienti si è perso a favore di altre soluzioni.
4. Continue cancellazioni di frequenze su tutto il network giustificate dall’ “evoluzione della pandemia Covid-19”. In realtà la colpa è della stessa Volotea, con i suoi passeggeri che non si fidano più a prenotare con loro e si rivolgono ad altri (che sono sempre più agguerriti). Sembra che Volotea non sia disposta a volare con voli non ottimamente pieni, come in periodi pre-covid, non capendo che invece è necessario dare segno di stabilità ai proprio clienti. alcune Agenzie di viaggio e tour operator sembrano non voler più utilizzare i servizi Volotea per i troppi danni causati ai loro clienti. Più cancellano voli, più clienti non prenoteranno i loro voli.
5. Questa strategia super cautelativa e di rigore impatterà negativamente il vettore nel medio-termine. Ha forse preservato la cassa ma impatterà fortemente il medio lungo termini. Molte rotte Volotea in concorrenza sono partite dopo i competitor regalandogli un vantaggio incredibile. Tra le nuove rotte lanciate, assai poche e non forse sempre azzeccate (vedi Cagliari-Lamezia), assistiamo ancora a continue cancellazioni e riduzione segno che non stanno ingranando (vedi le nuove rotte da Linate, ma anche Cuneo).
Nel mentre Ryanair e Wizzair hanno annunciato nuove basi nazionali in tutta Italia (Malpensa, Bari, Catania, Palermo, Napoli per Wizzair o quella appena annunciata da Ryanair a Torino) lanciando moltissime rotte in concorrenza a Volotea. Su alcune rotte la situazione assume quasi del comico, ad esempio quella da Verona a Napoli, da sempre operata in monopolio da Volotea con successo. Mentre il vettore spagnolo ha reputato che non fosse necessario offrire voli a luglio e agosto, da agosto sbarca Ryanair e da settembre Wizzair. Oppure sulla rotta Torino-Napoli dove da settembre voleranno ben cinque vettori (easyJet, Volotea, Blue Air, Ryanair, Wizzair): Volotea è proprio sicura che da settembre (ora non vola) i passeggeri torneranno a vol volare con lei dopo che hanno cancellato la rotta da mesi e stanno mostrando di continuare a non offrire una stabilità operativa?